Il Museo Ninfeo espone le strutture e i reperti di un’area degli Horti Lamiani indagata scientificamente per la prima volta restituendo alla città una pagina della storia dell’Esquilino.
Nella realizzazione di questo museo è stata fondamentale la stretta collaborazione tra la Soprintendenza Speciale di Roma e l'ENPAM, con l'obiettivo di restituire alla città un bene comune e una pagina della sua storia.
BREVI CENNI STORICI Foto nel banner a cura di Roma Fotografia
Lo spazio che si apre agli occhi del visitatore era occupato in età romana da un settore degli Horti Lamiani, una sontuosa residenza privata di età romana circondata da giardini lussureggianti. La residenza fu costruita dal console Lucio Elio Lamia all’inizio del I secolo d.C. e ben presto divenne di proprietà imperiale: molti imperatori, tra cui Claudio, Caligola, Severo Alessandro abitarono e modificarono questi spazi. Secondo un modello ispirato ai palazzi reali dell’oriente ellenistico, si alternavano edifici decorati da marmi pregiati e statue a spazi verdi, tempietti, giardini, piazze e boschetti, animali selvatici e piante esotiche.
PERCORSO DI VISITA IN BREVE
Il percorso di visita del museo si snoda intorno ai resti di una grande piazza con un ninfeo, e mostra le decorazioni che la adornavano, gli oggetti che qui erano usati, le piante e gli animali che abbellivano i giardini. Lo scavo di questo settore degli Horti Lamiani ha restituito oltre 100.000 frammenti di ceramica e una quantità enorme di altri reperti, tra cui marmi, intonaci dipinti, ossa di animali domestici, ostriche, conchiglie.
DA NON PERDERE
Il ritrovamento di due reperti molto particolari, pregiati e delicatissimi: due teste femminili. I due volti erano maschere del teatro greco, riconoscibili come personaggi della tragedia per l’espressione del volto, còlto in un grido di terrore che dovevano decorare le pareti dipinte di un edificio.
Un grande affresco che decorava la parete di un lungo corridoio di almeno 15 metri.
Il ritrovamento di quattro ciotoline che hanno ancora sul fondo i resti dei pigmenti colorati usati per dipingere
Come arrivare
Treno: fermata Termini
Bus: 50, 105, 360, 590
Tram: 5-14-19