Il 27 settembre si celebra la Giornata Mondiale del Turismo, istituita dall’ONU nel 1980, un’occasione per interrogarsi sul ruolo del turismo come motore non solo sociale e culturale ma anche economico: i cammini, infatti, non sono solo esperienze di viaggio lento e sostenibile, ma vere e proprie opportunità economiche per i territori e per le PMI.
												 UNWTO sottolinea come il turismo possa agire da catalizzatore per una crescita inclusiva, generando occupazione, riducendo la povertà e rafforzando le comunità emarginate, promuovendo la tutela dell’ambiente e la conservazione culturale, incentivando comportamenti responsabili nei viaggiatori e pratiche sostenibili. Non ultimo, il turismo favorisce la coesione sociale, il dialogo interculturale e la pace, il turismo contribuisce a costruire società resilienti aperte alla trasformazione sostenibile. Molti esempi mostrano infatti come il turismo, se orientato alla sostenibilità e alla valorizzazione delle comunità locali, possa diventare un modello di sviluppo più equo e resiliente. Basti pensare che turismo in Europa offre impiego a circa 27 milioni di persone, contribuendo all’11% dell’occupazione e al 10% del PIL. Le ricadute si vedono chiaramente nei settori dell’ospitalità, della ristorazione, dei servizi outdoor e del commercio locale, che beneficiano in maniera diretta della presenza di camminatori. In Scozia, ad esempio, lungo la North Coast 500 - un suggestivo itinerario attraverso le Highlands settentrionali della Scozia, celebre per i suoi paesaggi spettacolari e la natura incontaminata - il 60% delle imprese ha registrato un incremento del fatturato e sono nati circa 200 nuovi posti di lavoro. In Galles, i sentieri costieri hanno attratto in pochi anni oltre 6 milioni di euro di finanziamenti pubblici e comunitari, generando un impatto tangibile sul turismo locale. Anche oltre oceano, negli Stati Uniti, la Great Allegheny Passage - un suggestivo percorso di 150 miglia che collega Pittsburgh, in Pennsylvania, a Cumberland, nel Maryland - dimostra l’effetto moltiplicatore del pernottamento: chi resta la notte spende in media 98 dollari al giorno, sette volte più di un visitatore giornaliero. Non a caso, il 25% del fatturato annuo delle imprese della zona è legato direttamente al flusso dei camminatori, e il 64% delle attività segnala un aumento dei ricavi grazie alla vicinanza al cammino. Oltre ai benefici immediati, i cammini stimolano nuove iniziative imprenditoriali e spingono le aziende ad ampliare l’offerta, rafforzando così la resilienza economica delle comunità locali. Rispetto al turismo di massa, il turismo lento garantisce fino al 51% di benefici economici in più sul territorio e quasi il doppio dei posti di lavoro locali. In definitiva, investire nei cammini significa non solo valorizzare il patrimonio culturale e naturale, ma anche attivare una leva di crescita sostenibile capace di portare ricchezza diffusa, occupazione e nuove opportunità soprattutto nelle aree rurali e periferiche. Tra i progetti europei dedicati al turismo, DETOUR è un esempio virtuoso che cerca di valorizzare l’aspetto imprenditoriale del turismo, accompagnando le PMI lungo cammini e itinerari culturali nel rafforzare competitività, sostenibilità e innovazione. In particolare, sono quattro gli itinerari pilota: la Via Francigena in Italia, i sentieri del Monte Olimpo in Grecia, la Via del Sultano in Bulgaria, la Via Lycia in Turchia.  Lo sguardo è rivolto al futuro: dal 28 al 30 settembre 2025 Roma ospiterà il 25° Global Summit del WTTC, tra i più importanti eventi mondiali sul turismo, con focus su sostenibilità, intelligenza artificiale e piccole e medie imprese, che rappresentano l’80% del settore globale. Ogni Paese celebra inoltre la Giornata Mondiale del Turismo con numerosi eventi dedicati. Queste occasioni non sono solo celebrative, ma momenti chiave per ripensare un turismo più equo, sostenibile e inclusivo. FONTI
https://www.untourism.int/
https://wttc.org/events-webinars/global-summit/2025-rome
Tourism Routes and Trails - Theory and Practice. CABI