Estate: tempo di vacanze. Tuttavia, anche quest’anno, il settore turistico si confronta con gli effetti del cambiamento climatico, che determina un aumento delle temperature e la frequenza di eventi meteorologici estremi su scala globale.
La Commissione Europea ha analizzato gli scenari futuri, prevedendo che l’innalzamento della temperatura media annuale modificherà i flussi turistici, incidendo su abitudini, stagionalità e destinazioni (“Regional impact of climate change on European tourism demand” – JRC analysis https://publications.jrc.ec.europa.eu/repository/handle/JRC131508). Alla luce di tali trasformazioni, si prevede l’adozione di strategie di “mitigazione” e adattamento da parte delle piccole e medie imprese turistiche (PMI). In questo contesto, per “adattamento” si intende, tra le altre cose, la diversificazione dell’offerta e l’estensione delle stagioni turistiche. Emergono così nuovi scenari destinati a rivoluzionare le modalità di fruizione del viaggio e, di conseguenza, l’organizzazione dell’offerta turistica (Report “Omio 2035 – Future Journeys” Omio-2035-_-Future-Journeys-1.pdf). Tra le tendenze individuate, particolare rilevanza assumono la sostenibilità ambientale e l’adattamento come elementi centrali delle esperienze di viaggio. Si registra, inoltre, una crescente domanda di esperienze di viaggio leggere, prive di bagagli, con servizi prenotabili in anticipo, orientati alla sostenibilità e alla riduzione della complessità organizzativa. Anche nelle aree rurali europee si prospetta una progressiva trasformazione dei servizi turistici, con la creazione di offerte diversificate e fruibili durante diversi periodi dell’anno, in particolare nei fine settimana lunghi e nei ponti festivi. È crescente l’interesse verso attività come trekking, ciclismo e camminate sulla neve, che attraggono flussi turistici anche in stagioni tradizionalmente meno frequentate. Un esempio significativo proviene dall’Italia, dove si osserva un incremento dei camminatori lungo la Via Francigena anche nel periodo invernale. In alcune regioni centrali, le temperature più miti e la minore pressione turistica rendono possibili attività alternative, come le ciaspolate sul passo del Gran San Bernardo. In diverse aree europee, lungo le “cultural routes”, si stanno sviluppando piccoli hub di servizi integrati: punti informativi, agenzie turistiche, strutture ricettive e ristorative tradizionali coesistono in un unico hotspot, promuovendo lo sviluppo economico locale, la valorizzazione del patrimonio culturale e la differenziazione dell’offerta. In questo contesto, si inserisce il progetto DETOUR, finanziato dal programma Single Market Programme dell’Unione Europea, che fornisce una risposta concreta alle esigenze delle PMI turistiche operanti in aree rurali e lungo i cammini a lunga percorrenza.
Un ruolo crescente è attribuito agli “Intuitive Agents”: piattaforme intelligenti di prenotazione in grado di monitorare e adattare automaticamente l’intero viaggio in base alle preferenze dell’utente, garantendo flessibilità, benefit per scelte sostenibili e supporto in tempo reale, anche relativamente agli eventi che accadono intorno a noi.
Attualmente, circa il 75% dei viaggiatori a livello globale utilizza applicazioni di viaggio progettate per ridurre lo stress, integrando servizi e informazioni in modo rapido ed efficace per offrire proposte personalizzate. In quest’ottica, si prospetta la necessità di sviluppare sistemi di trasporto integrati e coordinati tramite intelligenza artificiale, al fine di ottimizzare tempi, ridurre l’impatto ambientale e valorizzare le esperienze culturali e outdoor.
Viaggiare leggeri nel 2035 consentirà anche una riduzione delle emissioni di carbonio associate agli spostamenti, in linea con il crescente desiderio di viaggiare responsabilmente senza rinunciare al comfort. Negli Stati Uniti, il 59% dei viaggiatori indica la sostenibilità come priorità assoluta. Per rispondere a questa esigenza, si prevede che a destinazione saranno disponibili pacchetti di abbigliamento e accessori prenotabili anticipatamente, adattati al clima locale, alla cultura e alle attività programmate.
L’obiettivo del progetto è rafforzare la resilienza e la competitività di tali imprese attraverso percorsi formativi, raccolta di buone pratiche e strumenti operativi.
L’intervento si sviluppa lungo itinerari simbolici come la Via Francigena, la Via Lycia, il Cammino del Sultano e i cammini del Monte Olimpo, mirando a costruire un sistema integrato tra governance pubblica, imprese e territori.
DETOUR propone soluzioni pratiche per affrontare le sfide della transizione verde e digitale, offrendo un toolkit di azioni concrete per accompagnare le PMI in un percorso di innovazione, sostenibilità e coesione, contribuendo alla trasformazione del turismo lento in un autentico motore di sviluppo locale.