Sempre più itinerari culturali si stanno attrezzando anche per i viaggiatori su due ruote, con soluzioni adatte per l’ospitalità, servizi a supporto e infrastrutture specifiche per il cicloturismo.
Si vede nel sistema Eurovelo – the European cycle route network, con 19 lunghi itinerari da percorrere in bici, passando per ogni paese europeo, e che spesso si sovrappongono alle cultural routes più importanti d’Europa. E soprattutto, i tour in bici appassionano perché sono una occasione per visitare borghi e piccoli paesi delle aree interne o siti naturalistici.
Tra queste ad esempio la Via Francigena, una delle quattro cultural routes pilota di Detour, progetto europeo che si propone di rafforzare l’economia locale delle SMEs e promuovere lo sviluppo sostenibile delle comunità lungo itinerari a piedi o in bici.
Non è certo un caso: coloro che utilizzano la bici in vacanza, per sport o per divertimento, aumentano ogni anno in maniera impressionante dando così una mano alla crescita del turismo lento e sostenibile in tutta Europa, capace di generare impatto economico positivo per le comunità locali e ispirare nuove forme di impresa.
Dal 2019 al 2023 il transito sulla rete Eurovelo è cresciuto del 10%, con punte del +32% sulla EuroVelo 8 – Mediterranean Route, +22% sulla EuroVelo 17 – Rhone Route, + 19% sulla EuroVelo 5 – Via Romea (Francigena).
È proprio per questo che il 3 giugno si celebra la Giornata Mondiale della Bicicletta, istituita dalle Nazioni Unite nel 2018, come occasione di sensibilizzazione ma anche di promozione di nuove forme di vacanza: più conosciamo i desideri di questi turisti meglio potremmo accoglierli nelle nostre imprese.
Partiamo dall’età: sono persone adulte, e, secondo una ricerca del CBI Netherlands, viaggiano volentieri in piccoli gruppi, sarà per questo che preferiscono che ci sia qualcuno che li aiuti a programmare il viaggio.
Ecco, quindi, una delle chiavi di volta per attirare i cicloturisti europei: contattare e collaborare con tour operator, di soliti piccoli e di nicchia, ma super specializzati. Ce ne sono in ogni Paese, oppure si possono incontrare alle fiere del turismo o della bicicletta. In Italia, ad esempio, il luogo giusto è Milano alla Fiera di Fa la cosa Giusta, o Bologna con la fiera della bicicletta.
Un’altra ricerca, “State of the Cycling Tour Operators Industry 2024” - European Cyclists’ Federation (ECF), Adventure Travel Trade Association (ATTA) e CycleSummit, indica un grande interesse per i prodotti locali, un elemento a dire il vero trasversale a tanti segmenti. È sempre apprezzato che le strutture ricettive abbiano un manuale dei prodotti tipici ben spiegato ed illustrato, con una call to action su dove acquistarli o, meglio ancora, mangiarli.
Nell’ambito del turismo culturale a piedi e in bici, ad esempio, c’è una bella best practice raccolta dal progetto Detour, già menzionato e che oltre alla Via Francigena sostiene la Via Licia in Turchia, il Sentiero del Sultano in Bulgaria e le reti montane del Monte Olimpo in Grecia. Le best practice possono supportare le SMEs a innovare la propria attività sull’esempio di altre realtà.
Per la connessione tra cultural routes e prodotto turistico bike e diversificazione dei propri target da camminatori a cicloturisti, è stato scelto il caso della Via Rota Vicentina in Portogallo.
Con 15 milioni di euro di ricavi ha generato benefici tangibili per le realtà locali e creato 1.400 nuovi posti di lavoro in diversi settori, in particolare:
• noleggio,
• sviluppo di servizi di trasporto/deposito bagagli,
• food truck per leggeri ma gustosi pranzi al sacco,
• guide per gli itinerari.
Lo stesso Parlamento Europeo nel 2023 ha approvato una "Cycling Strategy”, che mira a raddoppiare entro il 2030 i chilometri percorsi in bicicletta in Europa ed invita gli Stati membri ad aumentare gli investimenti per migliorare la formazione alle imprese proprio per professionale nel settore.
La Giornata Mondiale della Bicicletta celebra anche l’importanza degli eventi dedicati agli appassionati, un altro modo, semplice e molto diffuso, per avvicinare la community dei bikers.
Divenire bike-friendly conviene! E conviene anche perché si tratta di intercettare target molteplici, non per forza specializzati. Se il 10% dei turisti europei in bici usa ad esempio la mountain bike, ben il 63% preferisce le bici più semplici, quelle da tour.